Mi piace moltissimo questa tua ricerca, che non è solo un lavoro compilativo, ma la ricerca di nuovi scenari, la capacità di reinventare una visione acida. Antica? Moderna? Non importa. E’ una visione che non ci aspettiamo e ci sorprende. Immagini che non ci lasciano indifferenti. Immagini che ci scuotono, ci prendono o ci respingono.…
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Bellezza monumentale e contaminazione industriale in mostra alla Torre della Vittoria L’hotel ospita l’esposizione itinerante Transvision dell’artista centese Flavio Biagi Dal 5 al 30 luglio l’artista centese Flavio Biagi espone le opere Transvision presso l’hotel Torre della Vittoria di Ferrara, in corso Porta Reno 17. Nei prossimi mesi le opere saranno esposte a Bologna e…
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Transvision di Flavio Biagi in mostra a Trieste Dal 15 al 30 giugno Flavio Biagi artista centese espone le opere Transvision in un percorso itinerante tra 6 locali del centro storico di Trieste. Mostra patrocinata dal Comune di Trieste ed in collaborazione con Legambiente Trieste circolo Verdeazzurro. La mostra si presta ad una duplice lettura,…
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Transvision di Flavio Biagi in mostra a Trieste Dal 15 al 30 giugno Flavio Biagi artista centese espone le opere Transvision in un percorso itinerante tra 6 locali del centro storico di Trieste. Mostra patrocinata dal Comune di Trieste ed in collaborazione con Legambiente Trieste circolo Verdeazzurro. La mostra si presta ad una duplice…
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MOSTRA – CLOISTER Galleria d’Arte ospita una nuova mostra dedicata a San Sebastiano con le opere di 33 artisti italiani di quattro generazioni e dagli stilemi e dalle tecniche diverse.
Recensione di Silvia Accorsi, comparsa sul numero di Febbraio 2017 del mensile dedicato allo Sport e all’Attualità Sport Comuni.
“Flavio Biagi tra industrie e quadri – Il pittore narra la sua esperienza” di Samuele Govoni su La Nuova Ferrara – Dicembre 2014. L’intero articolo è disponibile al seguente link: LA NUOVA FERRARA Se a osservare le opere di Flavio Biagi è un amante di Lou Reed, il rimando a “Metal machine music”…
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Fabbriche e pianura. Fabbriche e cielo. Fabbriche ed umidità. Fabbriche e nebbia. Fabbriche e fumo, tanto fumo. Fabbriche.
L’inquietudine degli scorci industriali di Flavio Biagi Osservare il reale sembra essere un’operazione più che normale, in arte. Tanto più se ci si esprime con un linguaggio ed una tecnica classicamente figurativi.
L’artista, capace di rappresentare un ferroso scorcio industriale, freddo, futurista ed inquieto, raccoglie in punta di china ed acquarello deliziose prospettive dinamiche.
Biagi è uno sperimentatore capace di indagare le strutture in tubi, ferro e cemento dei grandi impianti industriali.
Tra iperrealismo e postmodernità le tele di Biagi raccontano scenari insieme futuribili e ormai arcaici, sospesi a metà strada tra il silenzio postatomico e una civiltà industriale già divenuta archeologia.
Mi piacciono le chine di Flavio Biagi soprattutto quelle che raffigurano evanescenti scenari post industriali.
Nel mondo spesso superficiale e frettoloso dell’arte contemporanea, l’arte di Flavio Biagi tende a rallentare il ritmo dell’esistenza, ruotando all’indietro la manopola “Jog&Shuttle” del video dell’esistenza e ponendosi ad osservare e raccontare il passato industriale.
L’arte di Flavio Biagi. La prima sensazione nello scrutare l’opera Biagi è di freddo. Freddo intenso e gelido.
È un’opera singolare quella di Flavio Biagi, inconsueta quanto significativa.
Incontro sul web il lavoro di Flavio, avrà qualche anno in meno di me … un coetaneo, un artista già grafico e designer, già espressionista contemporaneo.
La Macchina rappresentata, nell’opera di Biagi, l’oggetto simbolico della cifra della modernità.
La fantasia come rinascita Nell’osservare le realizzazioni pittoriche di Flavio Biagi si nota subitamente una grande padronanza della tecnica pittorica
Chi dovesse passare per Modena nei prossimi giorni potrebbe sfruttare l’occasione per allungare l’itinerario fino a un luogo un po’ inusuale nonché fuori città, una filiale bancaria.